Cos’è lo Stake Bet?
Una sindrome che, purtroppo, colpisce moltissimi scommettitori e giocatori d’azzardo è proprio la dipendenza da questa passione per il mondo del betting.
Per questo motivo esiste lo “stake scommesse”, un metodo che molti bookmaker applicano per evitare che i propri clienti vadano in bancarotta. In parole povere altro non è che l’imposizione di una soglia massima di scommessa.
Se decidi di scommettere €100 su di una partita ma temi di perdere tutto puoi applicare uno stake sulla tua puntata del 40% per esempio. Cosa vuol dire ciò? Che sui €100 che intendi giocare solo 40 euro verranno effettivamente giocati.
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Perché serve lo stake scommesse?
Puntare continuamente può diventare un problema critico. Facciamo il paragone con lo shopping. Se qualcuno va in un negozio e compra a destra e a manca senza badare minimamente ai prezzi, può ritrovarsi senza soldi e con un sacco di prodotti di cui non se ne fa assolutamente nulla. Anzi, finirai per pagare molto di più, prodotti che in realtà potrebbero essere offerti in qualità migliore di altri marchi.
È lo stesso con le scommesse sportive: devono seguire determinati criteri e sistemi di scommesse, essere collegati a scelte critiche e studi statistici attentamente studiati.
Come lo stake bet può prevenire il rischio di dipendenza?
Il rischio ovviamente è quello di non riuscire a fermarsi in questo circolo vizioso di scommettere denaro senza ricavarne abbastanza o senza ricavarne affatto. Alcuni siti mettono in guardia sul fatto che le quote, proprio come i prezzi dei prodotti, non riprendono perfettamente e puramente la reale posizione che quei prodotti o quelle quote occupano. Mi spiego meglio.
Se la partita è Inter - Fiorentina e la quota dice che Inter batte Fiorentina a 1.22 mentre Fiorentina batte Inter a 5.19, non necessariamente è scontato che l’Inter batta la Fiorentina. Le quote vengono generate sulla base di dati empirici ma per nulla variabili. Potrebbe succedere, per esempio, che la difesa dell’Inter non sia in giornata e che la squadra di casa perda 0 a 2, o che pareggi. Certo è che il giocatore meno esperto non vede altra via se non quella di scommettere su questi risultati che ritiene “certi”.
Ecco che subentra allora lo stake. Lo stake permette ai giocatori di valutare quanto sia probabile o no quel pronostico. In una scala da 1 a 10 si invita il giocatore ad indicare quale sia la sua preferenza, la sua fiducia su quel determinato risultato. Tuttavia, se dovessimo leggere stake 10/10 non c’è da stare tranquilli. Alcuni malintenzionati potrebbero modificare apposta il range della scommessa per invogliare i giocatori a puntare su quella quota. Per cui, stake così alti andrebbero assolutamente presi con le pinze se non evitati di punto in bianco.
Lo stake bet ed il limite di puntata
Lo stake permette ai giocatori, poi, di non andare mai in perdita. Come? Semplicemente ponendo un limite massimo di puntata. Ora, tutto ciò potrebbe sembrare banale in quanto ogni giocatore dovrebbe essere in grado di gestire il suo denaro. Se non dovesse essere così lo stake aiuta i più frettolosi o insicuri nel gestire il proprio denaro.
Facciamo un esempio: in un weekend ci sono due eventi molto interessanti
Mettiamo il caso che ne ho 20 euro da investire in queste due partite. Juventus viene data per vincente con una quota di 1.01 mentre il Frosinone con una quota di 7.00, West Ham con il 2.34 e il Liverpool con l’1.38.
Ora di getto penserei di puntare un 1 e un 2 dato che le quote sono molto basse e apparentemente molto redditizie. Tuttavia, mi soffermo sull’1.38 del Liverpool e leggo che il voto è 6/10, un voto abbastanza mediocre per una partita del genere.
Mi informo meglio e vedo che il Liverpool ha vinto tre partite delle ultime cinque ma ha subito pesanti sconfitte nella terza e nella quarta giornata che hanno assottigliato il vantaggio in classifica. Il West Ham ha vinto solo due partite e perso le altre tre. Le uniche due partite vinte sono una contro il Manchester City e una contro il Chelsea. Le tre sconfitte sono state rimediate contro squadre di bassa lega. Nonostante il Liverpool sia molto forte, il West Ham sembra giocare molto meglio con squadre di alta classifica.
Decido allora di porre il mio stake al 50% per la prima partita che, una volta controllati i voti alle quote, sembra molto interessante e, del restante 50%, gioco il 20% solo sul Liverpool. Nella peggiore delle ipotesi l’80% dei 10 euro rimasti non è andato perso.