MotoGP e Formula 1 - I tipi di scommessa sui motori
I motori rappresentano da sempre uno degli sport più entusiasmanti e ricchi di adrenalina. Entrati da subito nella cultura popolare, i motori con tutta probabilità rientrano tra i pochi sport amati a livello quasi globale.
Si possono contare numerosissimi fan della MotoGP e della Formula 1 praticamente in qualsiasi Paese europeo, così come in America, Asia e Australia. Questo fattore dipende di sicuro dalla sempre più alta internazionalità dei piloti: basti pensare ad Hafizh Syahrin, giovanissimo pilota di MotoGP e primo pilota motociclistico malese nella massima categoria.
Proprio per questo, le scommesse motori sono tra le più apprezzabili nel panorama del bookmaking. In questo articolo vedremo i principali dettagli sulle scommesse MotoGP, scommesse Formula 1 e motori in generale, con qualche piccolo trucco per poter scommettere al meglio su queste categorie di sport.
La migliore selezione di scommesse motori
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Scommesse Formula 1: la competizione più giocata nelle scommesse motori
Cominciamo tra lo sport probabilmente più diffuso tra i due: la Formula 1. La F1 è la massima competizione annuale basata sulle automobili, le celebri monoposto dalla costruzione bassa ed estremamente aerodinamica che ha portato negli schermi degli utenti le gare più elettrizzanti della storia dell’automobilismo.
La Formula 1 prevede un totale di 20 piloti, ognuno assegnato ad una scuderia (e quindi ad un team) per un totale di 10 scuderie, ed un numero di Gran Premi (gare, per dirla con termini semplici) che ogni anno può subire variazioni in base all’inserimento o alla rimozione di circuiti dal palinsesto. Ciò dipende in larga parte dalle concessioni, licenze o anche eventuali ristrutturazioni di determinati circuiti.
Di anno in anno si assistono a spostamenti di piloti da una scuderia all’altra, in base ai contratti in scadenza o eventuali rescissioni e cambio scuderia. Il campionato si svolge lungo tutto l’arco delle gare, e prevede l’ottenimento di una quantità di punti per gara in base alla posizione di arrivo del pilota.
Nella fattispecie il primo classificato in una gara ottiene 25 punti, il secondo 18, il terzo 15, il quarto 12, il quinto 10, fino ad arrivare all’ultimo della zona punti (il decimo) che ottiene 1 punto. C’è anche una classifica costruttori, che vede il proprio sistema di punteggio in base ai punteggi ottenuti dalle proprie macchine e non dal singolo pilota.
Ovviamente, al fianco della Formula 1 esistono le categorie inferiori: la Formula 2 e la Formula 3. Tuttavia, le scommesse F1 risultano sempre le più accreditate e giocate dagli utenti, anche e soprattutto grazie alla presenza di piloti fenomenali come Lewis Hamilton, Sebastian Vettel, Kimi Raikkonen e giovani promesse.
Scommesse MotoGP: un campionato elettrizzante dalla prima all’ultima gara
Ancora più elettrizzante e forse più divertente è la MotoGP, campionato per lunghi tratti molto simile alla Formula 1, diverso ovviamente nell’impostazione. Nella MotoGP si utilizzano infatti motociclette di cilindrata massima di 1000 centimetri cubi, a 4 tempi (regolamento in vigore dal 2012).
Anche la MotoGP si svolge su base annuale, e prevede proprio come nel caso della Formula 1 un insieme di scuderie (identificati spesso con il nome della struttura entro cui si svolgono i lavori alla moto, il paddock) intese come squadre cui partecipano due o anche tre piloti. Non esiste un numero fisso di piloti in competizione: il numero anzi è variabile e dipende da molti fattori, come le decisioni da parte degli stessi di prender parte alla classe regina o alle classi inferiori (Moto2 e Moto3).
Come nel caso della Formula 1, poi, anche i circuiti su cui si svolgono i GP sono variabili, anche se tutto sommato negli ultimi anni sono rimasti costanti. Altro punto in comune con il campionato automobilistico è la presenza di team chiamati “satellite”. Questi team in pratica si appoggiano alle case produttrici più grandi, sperimentando però tecnologie personalizzate e quindi intraprendendo strade parallele. Un esempio è il team Ducati Pramac, che sfrutta il motore della Ducati Desmosedici del team ufficiale, con sperimentazioni differenti.
Resta anche qui il sistema di punteggio e la classifica per casa produttrice, che tuttavia sembra aver assunto nel tempo un’importanza decisamente minore, se rapportata a quella di cui la Formula 1 si può vantare. In ogni caso il pubblico ogni due domeniche nel corso del campionato viene letteralmente infuocato da piloti abilissimi come Valentino Rossi, Andrea Dovizioso, Marc Marquez e Jorge Lorenzo.
Scommesse motori: come funzionano
In generale si può dire che le scommesse motori, siano esse riguardanti la MotoGP oppure la Formula 1, sono estremamente simili e le tipologie di quote si possono considerare praticamente condivise. Non c’è molta differenza infatti a livello di struttura del campionato e della gara, dunque possiamo riassumere il tutto in questo paragrafo.
Le prime quote da considerare sono le più semplici e sono rappresentate dal piazzamento in gara ufficiale, quindi dal risultato di un pilota. Si può scommettere in altre parole sul pilota vincente, così come sugli altri piloti che raggiungeranno il podio assieme al vincente o, più in generale ancora, il podio completo senza indicare precisamente il primo, il secondo e il terzo.
Si può estendere il campo delle scommesse anche alle altre sezioni del Gran Premio, vale a dire alle qualifiche o alle prove libere. Per quanto riguarda le qualifiche, come ci si può aspettare si può piazzare una puntata su quale pilota otterrà la pole position alla fine delle prove ufficiali. Si può perfino scommettere sul giro veloce: esso può essere sia durante le prove, sia in gara, e spesso restituisce buone quote.
Proseguendo nelle quote delle scommesse motori, non si può non citare il Testa a Testa, dove il giocatore è posto dinanzi ad una scelta tra due piloti e dovrà indovinare quale dei due arriverà primo a fine campionato.
Scommesse motori: le quote più generiche in assoluto
Sia per quanto riguarda le scommesse MotoGP, sia per le scommesse F1, esistono alcune quote alternative che vanno giocate praticamente solo una volta e mai più toccate per il resto del campionato. Si tratta delle quote sul vincente del campionato, o sulla scuderia/team vincente a fine stagione.
Per queste quote si piazza la scommessa all’inizio, o anche dopo (conteggiando ovviamente la perdita di quote man mano che si procede nelle gare), e non si deve far altro che attendere la fine della stagione per verificare il proprio pronostico. Sono quote molto semplici, e parecchio diffuse in quanto molto spesso restituiscono quote interessanti.
Si può addirittura scommettere su almeno un podio per un pilota in stagione. Questa quota rappresenta in pratica la possibilità che un pilota, solitamente scelto tra quelli meno gettonati, riesca ad ottenere almeno un podio durante una delle gare in stagione. Si tratta di una scommessa meno diffusa, sicuramente più probabile nelle scommesse Formula 1 che nelle scommesse MotoGP.
Altre quote minori nelle scommesse motori
Nell’ambito delle scommesse motori esistono infine alcuni tipi di scommessa “minori”, nel senso che sono molto meno diffusi rispetto ai classici qui sopra elencati. A dire il vero potreste trovarne di svariati: molto dipende dal bookmaker in cui state giocando.
Un esempio preso da uno dei siti di scommesse più noti sul mercato è Primo ritiro dalla gara, nel caso delle scommesse F1. Si deve pronosticare proprio quale sarà il primo pilota a ritirarsi dalla gara, per qualsiasi problema (quasi sempre avaria tecnica al veicolo).
Si può incappare anche in scommesse bizzarre, come Safety Car, Primo costruttore a ritirarsi in gara o addirittura Nazionalità vincitore. In questo caso, se si guarda ad esempio alla MotoGP, se doveste incappare in quote simili potreste puntare facilmente su Italia o Spagna, dato l’andamento delle gare.
Scommesse Formula 1: i fattori su cui fare affidamento
Come per qualsiasi sport, anche nelle scommesse motori esistono alcuni fattori importanti da tenere sotto considerazione. Cominciamo dalla Formula 1.
Il primo fattore che possiamo consigliarvi è ovviamente l’abilità del pilota su cui volete puntare. In tal senso assume una grande rilevanza osservare il trascorso di risultati di quel pilota. Ovvio, piloti come Lewis Hamilton sono molto meno quotati, perché si avvicinano praticamente sempre alla vittoria e in generale alla zona podio. Può succedere chiaramente l’exploit, con qualche pilota forte che finisce fuori gara e qualcuno di meno quotato che termina al primo posto il GP.
Nelle gare automobilistiche, così come in quelle motociclistiche come vedremo in seguito, riveste estrema importanza la condizione meteo che si riverserà sulla gara. Questo vale anche per altri sport all’aperto, come il ciclismo o il tennis, ma nelle gare con veicoli si vede ancora di più. Alcuni piloti infatti si sentono molto più sicuri di altri nel gareggiare sul bagnato, ad esempio, mentre altri ancora sull’asciutto sono implacabili e non ne sbagliano una. La condizione di bagnato in particolare influisce moltissimo sulla psicologia del pilota.
Va data importanza anche all’automobile su cui il pilota corre. È palese che alcune scuderie abbiano notevoli limiti tecnici sotto questo aspetto, e non stiamo parlando nello specifico delle scuderie satellite ma anche di marchi importanti. La Mercedes ufficiale di Hamilton vola, così come la Ferrari, mentre il team Red Bull spesso incappa in problematiche tecniche gravi.
Anche il circuito ha la sua importanza: gli stessi piloti affermano di trovarsi molto meglio in alcune piste piuttosto che in altre. Leggete più interviste possibili prima di scommettere con certezza sul podio di un pilota preciso.
Scommesse MotoGP: ancora più tecnicismo
Per quanto riguarda le scommesse MotoGP, i consigli che possiamo darvi sono più o meno gli stessi. Meritano menzione però alcune differenze importanti.
In primis la condizione meteo, che influisce molto di più sull’esito di una gara. Alcuni piloti, oltre a dichiararsi più tranquilli sul bagnato, lo dimostrano praticamente sempre. Esempi chiarissimi sono Valentino Rossi, il quale molto spesso termina le gare sul bagnato nelle prime tre posizioni, ma anche Danilo Petrucci, italiano neo-sbarcato in Ducati ufficiale e Andrea Dovizioso. Piloti come Marc Marquez o Jorge Lorenzo sono invece implacabili sull’asciutto, riuscendo a spingere più degli altri sulla frenata e sull’accelerazione in curva.
Anche il circuito svolge un’importanza estrema nella psicologia del pilota, e non solo. Oltre al fatto che alcuni piloti preferiscono piste più rapide rispetto ad altre, c’è da considerare un altro fattore: la differenza tecnica tra le varie motociclette.
In generale infatti esistono tre marchi principali a dominare le gare: Ducati, Yamaha e Honda. Ognuna ha i suoi pregi e difetti, ma genericamente le Ducati sono le più potenti in assoluto sul rettilineo (dunque sull’accelerazione e sulla velocità massima), così come sulla frenata (e quindi sulla possibilità di staccare gli avversari). Honda è la moto più equilibrata, un perfetto mix tra potenza e manovrabilità, mentre Yamaha ha perso decisamente molti punti negli ultimi anni, diventando una moto abbastanza ingestibile e con molti piccoli difetti.
Molto dipende dal pilota: Marc Marquez riesce a spingere al limite i pregi della Honda, così come Andrea Dovizioso è a dir poco un maestro nel controllo della potentissima Ducati Desmosedici.
Considerazioni conclusive sulle scommesse motori
Che si tratti di scommesse MotoGP o scommesse F1, in entrambi i casi ci sono alcune considerazioni aggiuntive da fare. Ad esempio, una gara sul bagnato (per quanto alcuni piloti siano appunto più abili nel mantenimento del veicolo) prevede sicuramente molti più incidenti di una gara sull’asciutto. In questo modo anche il più quotato dei piloti, per un minimo errore, potrebbe finire fuori pista e non riprendere la gara.
Vanno sempre considerati anche gli imprevisti e l’aggressività dei piloti, sia nelle scommesse MotoGP sia nelle scommesse Formula 1. Alcuni piloti sono molto più aggressivi di altri e tendono a rischiare di più, finendo per cadere o per sbattere contro gli avversari involontariamente. Esempi? Marc Marquez e Max Verstappen rispettivamente per la MotoGP e la Formula 1. Considerate anche questo fattore!