eSport, un po’ di numeri
Si tratta di un settore economico in rapida e costante crescita, si prevede, infatti, che potrebbe a breve toccare un picco del proprio giro d’affari di 2 miliardi di euro. Gli sport elettronici, abbreviato più semplicemente in eSport, coinvolgono milioni e milioni di appassionati e di conseguenza sempre più imprese e aziende si stanno interessando a possibili partnership, collaborazioni e sponsorizzazioni con questo settore.
Negli ultimi cinque anni, il business legato agli sport elettronici è aumentato di 700 milioni di euro. Vediamo come scommettere su questo nuovo trend, con cui ci ritroveremo ad avere sempre più confidenza e la cui proliferazione è stata spinta dal blocco di tutti gli sport a causa dell’emergenza per il covid-19.
Quali sono gli eSport più diffusi e più popolari?
Abbiamo appurato che queste scommesse si basano prettamente sui videogiochi, aggiungiamo che a giocarci non sono soltanto i cosiddetti NERD, ma c’è un vero e proprio mondo di appassionati dietro. C’è chi gioca con il proprio PC, chi con il laptop, chi ancora con la propria consolle, fatto sta che la comunità cresce ora dopo ora e siamo sicuri che anche chi non è ferrato con questi giochi, ha sentito almeno una volta il nome di uno di questi videogiochi che citeremo qui in basso. Vediamo insieme quali sono i più popolari al momento:
- FIFA: indimenticabile, è stato uno dei primi giochi di calcio a entrare nell’immaginario collettivo, la grafica e la passione per lo sport più popolare del mondo fanno il resto
- Dota 2: gioco multiplayer in linea, gioco di strategia arrivato già alla seconda saga
- Call of Duty: citiamo solo un po’ di numeri per spiegare la grandezza di questo gioco, 288 milioni di copie vendute, 16 capitoli ufficiali e nove spin-off, il videogioco sparatutto non smette di appassionare grandi e piccini
- League of Legends: anche conosciuto come LoL, anch’esso del genere MOBA come Dota 2, il videogioco della casa madre Riot Games vede oltre 27 milioni di persone giocarci ogni giorno
- Battlefield: altro gioco del tipo sparatutto in prima persona come Call of Duty, ne sono disponibili 12 episodi differenti e 4 spin-off per uno dei videogiochi più amati
Come scommettere sugli eSport?
La dinamica delle scommesse non è differente da quella degli sport più consueti come basket e calcio. Ci si registra al sito o alla piattaforma che abbiamo scelto per puntare sugli eSport e sul menù dove solitamente troviamo i vari sport classici, troveremo anche la sezione eSport, ci basterà cliccare su questa voce per accedervi.
Nulla cambia, neanche nella schermata, normalmente vi sono due squadre sfidanti con le rispettive quote, certo il tipo di giocata dipende dal gioco in sé, difficile ci sia il pareggio in un gioco sparatutto, ad esempio. Nel caso di singola giocata, quindi, sceglieremo la quota, inseriremo l’importo che vogliamo scommettere e cliccheremo su “scommetti”, come in una qualsiasi schedina. Nel caso volessimo scommettere su un torneo, ci sarà una sezione apposita tramite la quale possiamo verificare giorno per giorno i risultati e si potrà quindi giocare e puntare in tempo reale.
Un po’ di storia degli eSport
A detta di molti, appassionati e statistici, il primo vero torneo in questa “disciplina” ha avuto luogo nel 1980 quando fu organizzato il campionato del videogioco “Space Invaders” con l’aiuto economico dell’Atari. A quell’epoca parteciparono 10 mila persone, un numero enorme se si pensa che non c’era possibilità di giocare in multiplayer da remoto, mentre il primo vero e proprio evento nel settore multigiocatore si è avuto ad inizi 2000, grazie al marchio Netrek, ma anche lì, c’era il limite di 16 giocatori.
Una Ferrari 328 GTS come premio per un torneo eSport? Sì, è successo e a vincerla fu il campione di Quake, Dennis Fong, detto “Trash”, che si portò a casa il torneo organizzato dalla ID Software, madre del famoso gioco sparatutto. Da lì in poi sono nati svariati tornei dei giochi più popolari e famosi, come quello di Street Fighter, Fifa e altri ancora, inutile dire che la nascita di Internet ha letteralmente fatto esplodere questa tendenza, che sembra non fermarsi più.